domenica 30 novembre 2008

« State attenti, vegliate ...»


State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso. E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all'improvviso, trovandovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».

(...) Dall'Omelia (30-11-2008) di don Giovanni Berti - Piccola lezione dai Testimoni di Geova.

(...) (Click per il testo intero) - (...) Svegliarsi allora significa aprire le orecchie e ascoltare bene attorno per scoprire che anche se in mezzo ai tanti rumori della vita frenetica quotidiana, anche in mezzo alle urla dei litigi e delle televendite ci sono piccoli segnali del mondo nuovo di Dio. Non devono ricordarcelo solo i Testimoni di Geova (che comunque teniamo ben lontani con i nostri adesivi messi sui campanelli) ma dobbiamo ricordarcelo l’un l’altro, così come ce lo ricorda Gesù nel Vangelo di questa prima domenica di Avvento.Facciamo in modo che né noi né chi ci sta accanto si addormenti nel sonno della depressione spirituale e del fatalismo che ci portano a pensare che in fondo il mondo sarà sempre lo stesso e che non c’è nulla da fare contro il Male e che…. Dio c’è ma rimane lontano. Ascoltiamo i piccoli sussurri del Bene che nel mondo c’è già. In fondo Dio è apparso nel mondo non con una diretta televisiva in mondovisione, ma in una culla di paglia e con il vagito di un neonato. Svegliamoci come ha fatto sua madre e ascoltiamolo anche noi…

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